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Consigli per la sicurezza

Requisiti

Qui di seguito sono indicati i corretti comportamenti e le accortezze essenziali da adottare per salvaguardare la propria sicurezza e quella altrui. 

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Ventilazione
locali

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Aerazione
locali

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Evacuazione
combustione

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Sorveglianza
fiamma

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Tenuta impianti

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Rilevatori
Gas

10 buoni consigli

I consigli che non possono mancare

1. No “Fai da te”

Il "fai da te” sull’impianto del gas combustibile è vietato. Tutte le operazioni di manutenzione, ordinaria e straordinaria, devono essere eseguite da tecnici competenti ed abilitati. Oltre alle indicazioni previste dalla normativa vigente, è opportuno osservare sempre le indicazioni del fabbricante contenute nel libretto di uso e manutenzione dell’apparecchio. 

2. Acquista solo apparecchi a marchio CE

È fondamentale acquistare apparecchi a gas che abbiano il marchio “CE”: obbligatorio per legge, rappresenta una garanzia concreta di sicurezza per i consumatori. La simbologia grafica corretta è quella originata da due cerchi affiancati.

3. Non lasciare oggetti infiammabili vicino ai fornelli

Infatti, numerosi incidenti domestici scaturiscono da piccoli incendi causati dal riscaldamento dovuto al calore irradiato dai fornelli di cottura dei cibi.

4. Ricordati di chiudere il rubinetto del gas

Quando non si utilizzano gli apparecchi a gas è buona abitudine chiudere il rubinetto del contatore, o quello di ingresso di alimentazione della tubazione del gas, nei locali di abitazione. Questa operazione va sempre eseguita in caso di assenze da casa, anche se di breve durata.

5. Acquista piani cottura dotati di dispositivi sicurezza

La presenza dei dispositivi di sicurezza nel piano cottura (termocoppia) è un elemento imprescindibile e determinante ai fini della sicurezza domestica: tale dispositivo, infatti, ha lo scopo di bloccare l'emissione del gas se si dovesse verificare uno spegnimento accidentale della fiamma, grazie ad un sensore posto sul bruciatore fiamma.

6. Fai attenzione ai liquidi in ebollizione

È buona norma evitare di riempire troppo le pentole e lasciarle sul fuoco quando ci si allontana dal locale: i liquidi, infatti, possono traboccare e causare lo spegnimento della fiamma, mentre il gas, continuando a uscire, può causare un pericolo. Questi inconvenienti possono essere evitati utilizzando piani di cottura provvisti di dispositivo di sicurezza. Inoltre, per i liquidi in ebollizione è preferibile utilizzare i fornelli posteriori del piano di cottura. 

7. Assicurati di avere un tubo di collegamento in regola

Mentre le cucine a incasso sono allacciate all’impianto del gas per mezzo di un tubo rigido di rame o di un apposito tubo flessibile di acciaio, le cucine non a incasso possono essere allacciate anche con uno speciale tubo flessibile di gomma. Quest'ultimo è fondamentale per la sicurezza dell’impianto del gas combustibile: il tubo non deve essere più lungo di 1,5 m e deve essere fissato con fascette stringitubo che impediscano l’accidentale sfilamento. Soggetto di frequente a lesioni (bruciature, tagli, screpolature), è fondamentale controllare periodicamente l’integrità del tubo di gomma e sostituirlo ogni 5 anni, anche se ancora intatto, e comunque prima della data di scadenza stampata sul tubo stesso.

8. Prevedi un sistema di ventilazione

Gli apparecchi di cottura e gli apparecchi per produzione di acqua calda (scaldabagni) o per riscaldamento (caldaie o stufe) che utilizzano l’aria presente nel locale, definiti apparecchi di tipo A e B, richiedono sempre un'apertura di ventilazione al fine di garantire un apporto continuo dell'aria necessaria alla combustione nel locale nel quale sono installati. Se così non fosse verrebbe lentamente consumato l’ossigeno presente nell’ambiente, con il conseguente rischio per la vita delle persone e degli animali. Inoltre, la combustione del gas sarebbe incompleta, generando il pericolosissimo monossido di carbonio. 

9. Odore di gas: cosa fare

Il gas naturale estratto dal sottosuolo è, in origine, pressoché privo di odore. Obbligatoriamente per legge, tutte le aziende di distribuzione devono provvedere ad immettere costantemente nel gas distribuito una certa quantità di una sostanza chimica denominata “odorizzante”, la quale conferisce il caratteristico odore sgradevole, immediatamente riconducibile, dal nostro cervello, all’odore del gas combustibile. Per il gas naturale la soglia di pericolo è circa del 4 % di gas miscelato in aria; al di sopra di questo valore la miscela in presenza di un innesco, può accendersi, mentre al di sotto di questo valore l’accensione non può mai avvenire per difetto di combustibile. Nel caso si avverta odore di gas, è necessario  contattare subito il Pronto Intervento oppure i Vigili del Fuoco (115).

10. Programma una manutenzione periodica dei canali di fumo

L’impianto gas del cliente finale comprende anche i canali da fumo ed i camini per l’evacuazione dei prodotti della combustione, che devono essere tenuti sotto controllo, analogamente agli altri componenti. Oltre a risultare in buone condizioni generali, correttamente installati, adeguatamente dimensionati e conformi alle norme tecniche di riferimento, occorre periodicamente verificare che non risultino ostruiti od intasati, mediante l’intervento di un tecnico competente e abilitato. La grande maggioranza degli incidenti da gas registrati ogni anno in Italia, infatti, sono originati da malfunzionamenti riconducibili a questa parte dell’impianto. È buona norma effettuare la pulizia anche dei condotti di evacuazione dei fumi degli apparecchi alimentati a gas.