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Il Servizio Idrico della società si occupa della gestione delle reti fognarie di 16 comuni della Provincia di Vercelli, per complessivi 341 km di condotte di varie sezioni e di 71 impianti di sollevamento.

 

Nel solo comune di Vercelli sono presenti 155 km di condotte fognarie e 45 impianti di sollevamento che permettono di inviare all'impianto di depurazione comunale tutti i reflui raccolti.

 

Nello specifico, la rete fognaria di Vercelli è prevalentemente costituita da collettori e condotte secondarie di tipo "misto" alle quali sono allacciate le varie utenze civili, commerciali ed industriali. La rete possiede una serie di manufatti "scolmatori" che sfiorano, in caso di precipitazioni atmosferiche, tutta la portata in eccesso, nel rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa.

La rete fognaria del centro storico di Vercelli è prevalentemente costituita da antichi manufatti dalla sezione denominata "a cameretta romana", ovvero condotte costruite manualmente, tra il XVIII ed il XIX secolo, utilizzando mattoni pieni per formare una sezione stretta ed alta che presenta scorrimento di fondo liscio e sommità autoportante "a voltino".

 

A partire dagli anni '70 dello scorso secolo, tali condotte sono state implementate con nuovi condotti e collettori in calcestruzzo, che rientrano in un più ampio progetto di adeguamento generale del sistema, finalizzato alla raccolta di tutti i reflui cittadini (specialmente quelli periferici) ed invio degli stessi al depuratore comunale, situato nella zona a sud/est di Vercelli (direzione quartiere Cappuccini). Dal 1996 in poi, molte tratte fognarie del centro storico sono state sostituite dalla società con nuove tubazioni di sezione circolare, prevalentemente costituite da materiale plastico, di ottima resistenza meccanica e molto più scorrevoli rispetto alle preesistenti.

Le reti fognarie appartenenti agli altri comuni gestiti dalla società, a parte casi sporadici, ricalcano sostanzialmente lo schema funzionale della rete fognaria di Vercelli, ovvero la presenza di una serie di collettori principali che corrono sotto la viabilità e attraverso dei sistemi di intercettazione, inviano i reflui ai sistemi di depurazione invece di raggiungere i corpi idrici superficiali che attraversano o lambiscono il centro abitato (punti di recapito preesistenti). Dove non è possibile recapitare i reflui fognari per "caduta naturale", ovvero dove non è stato possibile dare una pendenza sufficiente alla condotta, è stato necessario ricorrere a stazioni di sollevamento e rilancio intermedie.

Stazioni di sollevamento liquami

Le stazioni di sollevamento liquami sono delle opere costituite da invasi (vasche) posti sotto il piano di campagna, utilizzati per accumulare i reflui per poi rilanciarli in collettori e condotte poste a quota più alta tramite sistemi automatici di rilancio (pompe elettrosommergibili).

 

Queste strutture vengono impiegate quando le condotte, dato il loro percorso, non possono superare ostacoli o raggiungere gli impianti di depurazione finale per "caduta naturale" (pendenza), pertanto è necessario trasferire i reflui nuovamente ad una quota di partenza più elevata rispetto al punto in cui si trovano, per farli giungere fino al sito di trattamento finale (depuratore).

 

Pur essendo, concettualmente, sistemi molto semplici, queste infrastrutture richiedono una notevole manutenzione ed un assiduo controllo, in quanto un blocco delle elettropompe costituirebbe il mancato funzionamento del sistema fognario e dato che ciascuna stazione di sollevamento è normalmente dotata di scarico di sicurezza si troverebbe a recapitare in corpo idrico superficiale reflui non trattati.

Per questa ragione, i sistemi di sollevamento e rilancio dei reflui sono dotati di sistemi di allarme collegati alla centrale di telecontrollo della nostra Società e in caso di anomalia viene attivato il servizio di reperibilità che interviene immediatamente per ripristinare la funzionalità del sistema.